odio in rete
loc. s.le m. In internet e nei siti di relazione sociale, espressione di odio e di sentimenti razzisti, tramite discorsi, slogan, insulti rivolti contro singoli, specialmente se personaggi pubblici noti, o intere fasce di popolazione (stranieri e immigrati, donne, persone di colore, omosessuali, credenti di altre religioni, disabili, anziani, ecc.). ♦ Credo anch’io, come altri, che l’odio in rete sia uno dei linguaggi comunicativi di Beppe Grillo. Credo che venga da lontano, da una delle molte idee sulla rete che Grillo si porta dietro e propone da anni. È la Internet raccontata dalla sintesi euforica e superficiale di Casaleggio, che esiste, da sempre, solo nella testa di Casaleggio e di pochi altri vecchi retori dell’anarchismo digitale californiano degli anni 90. I quali nel frattempo, con ogni probabilità, avranno cambiato idea. (Massimo Mantellini, Post.it, 2 febbraio 2014, Blog) • L’ossessione mediatica per l’odio in rete ha finito, come prevedibile, per sdoganare il linguaggio dei censori. Suggerirci che sia senza alternative. Che reprimere sia indispensabile per un bene più grande, per cui è lecito sacrificare la libertà di espressione e perfino il buonsenso. Il dibattito era (ri)sorto, nella sua incarnazione più recente, a partire dal monito di Laura Boldrini lo scorso maggio a Repubblica, quando disse che «la questione del controllo del web» non è più rimandabile. L’hanno presa in parola. E se all’epoca il presidente della Camera escludeva, come del resto oggi sul Corriere della Sera, interventi normativi, specie di carattere censorio (nessuna «voglia di bavaglio»), è a questo che si rischia concretamente di giungere, e senza curarcene nemmeno troppo. (Fabio Chiusi, Wired.it, 13 febbraio 2014, Internet) • [tit.] La proposta di Boldrini ai vertici di Facebook: "Un 'tasto' per segnalare l'odio in rete" (Repubblica.it, 30 novembre 2016, Politica) • [tit.] Odio in rete. E se fossero i social / network a renderci più cattivi? (Fatto Quotidiano.it, 26 dicembre 2017, Blog di Daniele Cinà).
Espressione composta dal s. m. odio, dalla preposizione in e dal s. f. rete.