ocronosi
ocronòṡi s. f. [der. del gr. ὠχρός «giallo», col suff. -osi (la -n- per incrocio con melanosi)]. – In medicina, particolare alterazione di alcuni tessuti (cartilagini, tendini, cute, sclere, endotelio vasale, endocardio, dura madre, muscoli lisci) che assumono un colorito bruno, di tonalità variabile dall’ocra al nero, per accumulo, essenzialmente intracellulare, di un pigmento, prodotto di trasformazione dell’acido omogentisinico (o. endogena): questa forma, di rara osservazione, si accompagna di solito a notevoli manifestazioni artrosiche per il prevalente accumulo di pigmento nelle strutture articolari. Nell’o. esogena, dipendente da avvelenamento cronico da fenolo, la pigmentazione è dovuta alla deposizione nei tessuti dei prodotti di ossidazione e condensazione di tale sostanza.