obamiano
s. m. e agg. Seguace e sostenitore di Barak Obama; di Barak Obama. ◆ gli obamiani pensano di prevalere alle primarie: «L’ascesa di Barak sarà inarrestabile» ha pronosticato il senatore Richard Durbin, il suo sostenitore più importante (è il capogruppo democratico). Affermano di avere sondato tutti i senatori e di avere scoperto che la maggioranza è contro la ex first lady, proprio come recita il loro slogan. (Ennio Caretto, Corriere della sera, 9 dicembre 2006, p. 17, Esteri) • L’uomo nuovo che [Walter] Veltroni adora. Tanto da copiargli lo slogan elettorale («Si può fare», italianizzazione dell’obamiano «We can»). (Nicola Imberti, Tempo, 11 febbraio 2008, p. 2, Politica) • [Federico] Fellini aveva toccato l’apice dopo «Otto e mezzo», diventando un aggettivo. Adesso anche il candidato nero sembra aver svoltato: studenti in giro per l’America si dichiarano ferventi obamiani. E tutti, naturalmente, aspettano con ansia la «Obamination», la nomination del partito democratico. (Matteo Bosco Bortolaso, Manifesto, 16 febbraio 2008, p. 10, Internazionale).
Derivato dal nome proprio (Barak) Obama con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.