numerato
agg. [part. pass. di numerare]. – 1. Segnato, contraddistinto con un numero progressivo, al fine di stabilire la successione ordinata o anche la quantità numerica complessiva: un blocchetto di biglietti n.; pagine non n., quelle, in principio o in fine di un libro, che non portano stampato il loro numero; copie n., spec. gli esemplari di un’edizione che vengono tirati a parte, su carta o con legatura di lusso; posti n., in luoghi di pubblico spettacolo, i posti contrassegnati con un numero corrispondente a quello stampato nel biglietto che s’acquista (anche sostantivato: i n. della balconata, della prima galleria; i n. per la partita sono già tutti esauriti). 2. letter. Contato, cioè misurato, limitato quanto al numero, e quindi scarso, esiguo: avere le ore n., i soldi n.; E in stuol d’amici numerato e casto ... al desco asside (Parini); fu della n. schiera di quelli che si studiano a infondere sangue nuovo nell’arte (Rovani). 3. ant. Denaro n., denaro contante; anche ellitticamente numerato, come s. m.: nessuna cosa è più perniziosa che entrare in guerre ... se non ha numerato grosso (Guicciardini). ◆ Avv. numerataménte, non com., secondo l’ordine progressivo dei numeri segnati: disporre numeratamente i documenti.