nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle, Resnais, Truffaut, ecc.) che intendevano rinnovare l’arte cinematografica attraverso l’indipendenza dalla produzione industriale e la ricerca di un cinema d’autore, basato su nuove tecniche di ripresa e montaggio e su nuovi temi (il disagio giovanile, la sfiducia negli ideali borghesi, il disprezzo per le convenzioni e sim.). Negli anni seguenti l’espressione è passata a indicare anche gruppi di registi che in altri paesi si sono schierati contro la tradizione cinematografica (la nouvelle vague tedesca, cecoslovacca, spagnola, ecc.) ed è stata usata, in concorrenza con la traduz. ingl. new wave, anche al di fuori del cinema, col sign. generico di nuova tendenza, nuovo indirizzo, nuova corrente, nuova moda.