notturnale
agg. e s. m. [dal lat. tardo, eccles., nocturnalis, der. di nocturnus «notturno»], ant. o letter. – 1. agg. a. Relativo al notturno, come ufficiatura liturgica. Con uso di s. m., il notturno stesso. b. Notturno, che avviene o si svolge di notte: spettacolo non più n., anzi supremamente diurno (R. Longhi). Come s. m., pittura che rappresenta un ambiente o una scena notturna (cfr. notturno, nel sign. 2 c). 2. s. m. Antico strumento astronomico, sinon. di notturlabio (cfr. ingl. nocturnal).