noto1
nòto1 agg. [dal lat. notus, part. pass. di noscĕre «conoscere»]. – Conosciuto: mi è n. la sua tenacia; non è ancora n. la data degli esami; s’incamminò per un sentiero che solo a lui era n., o, al contr., per un sentiero poco n., o mal n. (v. anche malnoto); più spesso, di persone, cose, fatti largamente conosciuti (perché se ne parla o se n’è parlato molto, per abituale menzione o frequentazione, o per altri motivi): è un professionista n. in tutta la città; una trattoria n. a tutti i turisti; personaggi, avvenimenti universalmente n.; in seguito al n. scandalo ...; un notissimo proverbio; secondo il n. principio, in base alla n. regola; fenomeno n. con il, o sotto il, nome di «aurora boreale»; pesce comunemente n. con il nome di «merluzzo» (o come «merluzzo»); i ben n. versi di Dante (seguìto dalla citazione o dal riferimento); nella n. romanza della «Tosca»; quindi celebre, famoso: un n. scrittore, una notissima attrice; talora con la stessa connotazione (ironica, polemica o di condanna) di famoso, risaputo: con la sua n. faccia tosta; per la sua ben n. avarizia; sono fin troppo n. le sue malefatte. Con uso più propriam. participiale: un farmaco n. già dalla fine dell’Ottocento; un comico n. per le sue barzellette; la minaccia d’un signore n. per non minacciare invano (Manzoni); fare, rendere n. qualcuno, o più spesso qualcosa, far conoscere, dare notorietà, rendere di pubblica conoscenza: rendere n. una deliberazione; non sono stati ancora resi n. i nomi dei vincitori; si fa n. che non saranno ammessi ritardi; anticam. anche in funzione verbale (con essere in funzione di ausiliare): l’una [donna] tanto rossa Ch’a pena fora dentro al foco nota (Dante), a stento si sarebbe potuta distinguere in mezzo alle fiamme. Con valore neutro, in funzione di pred. nominale: è n. che ..., è universalmente n. che...; o in posizione di inciso: come è n., come è n. a ognuno. In matematica e in altre scienze, soprattutto nell’enunciazione di operazioni e problemi, significa non solo «conosciuto» ma anche, secondo i casi, «dato, determinato, fissato, convenuto»: avendo un carico di peso noto ...; ... posto a una distanza nota; il prodotto di x per un valore noto ...; in partic., termine n., termine di un’equazione nel quale non compare alcuna incognita. Con uso di s. m., con valore neutro, ciò che è noto, la cosa nota: dedurre dal n. l’ignoto; anticam. anche riferito a persona, al masch. o al femm., con il senso di conoscente, familiare: frate Ghirardo, come noto della casa (Sercambi).