normalizzare
normaliżżare v. tr. [der. di normale]. – 1. Rendere normale, condurre o ricondurre alla situazione normale: n. i rapporti, le relazioni tra due stati; n. i traffici, n. la situazione economica. Con riferimento alla vita politica e sociale interna di un paese, ristabilire l’ordine o la disciplina o la legalità dopo un periodo di disordini, di agitazioni e sim. (ma talora eufemismo per indicare forme di restaurazione o di repressione). Con il primo e il secondo sign., è frequente l’intr. pron.: la situazione si va normalizzando; i rapporti tra i due paesi si sono ormai normalizzati. 2. Assoggettare a norme, a regole precise, soprattutto con riferimento a produzioni industriali (v. normalizzazione). 3. In matematica, rendere «normali» certi enti; per es., dati due o più numeri reali, dividerli per la radice della somma dei loro quadrati, in modo che i nuovi numeri abbiano per somma dei quadrati l’unità; n. un vettore, dividere ciascuna delle sue componenti per la norma del vettore stesso (il vettore normalizzato avrà quindi norma pari a uno). ◆ Part. pres. normaliżżante, anche come agg., detto per es., di prodotti farmaceutici o di cosmesi, che migliorano o riportano alla norma condizioni cutanee non patologiche. ◆ Part. pass. normaliżżato, anche come agg., nelle varie accezioni: la situazione è ormai normalizzata; prodotti, o processi di produzione, normalizzati, rispondenti alle norme stabilite dagli enti autorizzati (anche nell’uso burocr., per es. nel servizio postale, con riferimento al formato e alle dimensioni delle buste per corrispondenza); in matematica, equazione normalizzata, lo stesso che equazione in forma normale.