nolente
nolènte agg. [dal lat. nolens -entis, part. pres. di nolle «non volere»], letter. – Che non vuole, che è di volontà contraria: essere, dichiararsi, mostrarsi n.; per quanto n., ha dovuto accettare; si usa per lo più in modo assol., più raram. con reggenza di una prop. subordinata: io la seguiva, n. ormai a consumare il fatto che essa sembrava adesso voler favorire (Pratolini). Frequente soprattutto, anche nel linguaggio com., nella locuz. volente o nolente (meno spesso volente nolente), con riferimento ad azioni o comportamenti a cui si è indotti o costretti cedendo all’imposizione altrui o alla necessità dei fatti, anche contro il proprio volere (con sign. simile al più pop. per amore o per forza): ormai aveva dato la sua parola e, volente o n., dovette mantenerla; così la penna s’intinge, volente o n., in un inchiostro temperato con umiltà e ironia (Claudio Magris).