nolare
agg. [tratto dal lat. mediev. nolarium «campanile», der. del lat. tardo nola «campanello» e poi «campana», la cui connessione con il nome della città campana di Nola (dove una tradizione vorrebbe che fossero prodotte le prime campane nel sec. 5°, attribuendone l’invenzione al vescovo san Paolino) non ha sicuro fondamento, e la stessa prima attestazione della parola nel favolista Aviano (vissuto in quello stesso periodo) è ritenuta lezione dubbia], letter. – Propriam., delle campane; soltanto nella locuz. torre n., usata da alcuni storici dell’architettura come sinon. di torre campanaria o campanile, da altri invece, con sign. più specifico, per indicare il tipico tiburio a torre che, sorgendo dall’incrocio della navata con il transetto, talora con imponente sviluppo verticale, ospita le campane (ma può anche coesistere con il campanile vero e proprio), e costituisce un elemento architettonico caratteristico delle chiese abbaziali, soprattutto gotiche, e in partic. delle abbazie cistercensi e cluniacensi.