noioso
noióso agg. [prob. dal provenz. enojos, che è il lat. tardo inodiosus, der. di odium «odio»]. – 1. Che dà noia, che è causa di noia: lezione, conferenza, conversazione n.; essere, diventare n.; persona n. (anche come sost., un n., una noiosa; spec. riferito a bambini: non fare il n.!, sei sempre la solita n.!); e con valore neutro: è stato n. aspettare tanto tempo; la pioggia, benché grossa, si metteva al noioso più che al furioso (Bacchelli). 2. Fastidioso, spiacevole, increscioso: è questo il lato n. della faccenda; le racconto in compendio il n. accidente (Manzoni); ant. o letter., che arreca pena, angoscia, tormento: da mille n. pensieri angosciata e stimolata e trafitta (Boccaccio); Di qua di lá va le n. piume [del letto] Tutte premendo, e mai non si riposa (Ariosto). Con accezione partic., che è causa di biasimo, di danno alla reputazione: questa gentilissima ... non degnò salutare la tua persona, temendo non fosse noiosa (Dante). ◆ Dim. noiosino, e più com. noiosétto, un po’ noioso, piuttosto noioso (una festa, una serata noiosetta, un tipo noiosetto). ◆ Avv. noiosaménte, in maniera noiosa: un discorso noiosamente prolisso; la riunione si è noiosamente protratta fino a tarda notte; non fa che insistere noiosamente sugli stessi argomenti.