nobilitare
v. tr. [dal lat. nobilitare, der. di nobĭlis «nobile»] (io nobìlito, ecc.). – 1. a. Rendere nobile, elevare al rango di nobile, conferendo o trasmettendo un titolo di nobiltà: Napoleone nobilitò i membri della sua famiglia; fu lui il primo a n. il proprio casato; dimostrare, o sostenere, l’appartenenza al ceto nobile: cercava di n. i proprî antenati; Perch’egli era di basso lignaggio, volea n. i discendenti, E cerca far qualche bel maritaggio (C. Gozzi). b. Più com. in usi fig., elevare spiritualmente, conferire dignità morale, o fama, prestigio, innalzare nella stima universale, e sim.: il lavoro nobilita l’uomo (prov.); Tu [la Vergine] se’ colei che l’umana natura Nobilitasti (Dante); l’amore per la verità nobilita ogni studio e ricerca; è stato un atto, il suo, che lo nobilita ai nostri occhi; uomini di meriti eccezionali, che nobilitano il Paese in cui sono nati. Con usi estens.: n. un dialetto, un vernacolo, conferirgli dignità di lingua, dimostrandolo capace di espressione poetica e letteraria; n. un vocabolo, usandolo per esprimere concetti più elevati o per denotare oggetti non volgari; n. un’arte, un mestiere, servirsene con maggiore maestria e per la creazione o produzione di opere di maggiore pregio. c. Nel rifl. (o intr. pron.) nobilitarsi, acquistare un grado e titolo nobiliare: il borghese gentiluomo ... aspetta soltanto il giorno in cui sarà ricevuto a Corte, e potrà nobilitarsi (C. E. Gadda). Più com., elevarsi spiritualmente, acquistare prestigio, innalzarsi nella stima e nel rispetto altrui: l’uomo si nobilita nella serena accettazione delle sventure e delle contrarietà della vita; nobilitarsi agli occhi dei concittadini con atti di coraggio e di fermezza. 2. Nel linguaggio della tecnica e dell’industria, sottoporre un prodotto a trattamenti che ne migliorino la qualità o ne aumentino il pregio (v. nobilitazione). ◆ Part. pres. nobilitante, con funzione verbale o di agg., che nobilita, che conferisce nobiltà, in senso proprio o fig.: titoli nobilitanti; una professione, un’attività, un lavoro nobilitante; azioni nobilitanti. ◆ Part. pass. nobilitato, anche come agg., divenuto nobile, o elevatosi nella condizione sociale: il villano nobilitato non conosce parentato (prov.); fig., cresciuto nella stima, nel rispetto, nella considerazione altrui: il paese si sentiva nobilitato, per la presenza, in quel giorno, di tanti illustri ospiti. Nell’industria dei mobili, detto di legno (pannello di compensato, truciolato e sim.) placcato con materiale di maggiore pregio; anche sostantivato: armadio con ante in nobilitato bianco.