nido (pop. tosc. nidio /'nidjo/) s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea ✻ni-zdo- (formata con ni-, che indica movimento dall'alto in basso, e una voce affine a sedeo "sedere")]. - 1. a. (zool.) [ricovero che gli uccelli si costruiscono per covare le uova e allevare i piccoli: n. di passeri] ● Espressioni: fare il nido ≈ nidificare. b. (estens.) [ricovero di altri animali, dove essi depongono le uova e si raccolgono in buon numero: n. di vespe] ≈ covile, covo, tana. c. [gruppo di uccelli di un nido, nati insieme] ≈ [→ NIDIATA (1. a)]. 2. (fig.) a. [luogo dove si vive o si è vissuto: abbandonare il n.; tornare al proprio n.] ≈ casa, dimora, famiglia, focolare, tetto. ⇑ patria. b. (spreg.) [luogo di raccolta di persone ricercate o dedite ad attività illecite: n. di malviventi, di terroristi] ≈ asilo, covo, nascondiglio, ricettacolo, (lett.) ricetto, rifugio, ritrovo, tana. 3. (educ.) [istituzione che accoglie, per alcune ore del giorno, bambini fino ai tre anni: n. d'infanzia] ≈ asilo (nido), (non com.) pouponnière.