neurocomportamentale
agg. Relativo all’incidenza del sistema nervoso sul comportamento. ◆ Il professor Carlo Agostoni, associato di pediatria all’Università di Milano, aggiunge: «Il Dha non solo ottimizza le prestazioni neurocomportamentali, ma svolge una funzione molto importante anche per quanto riguarda la vista, perché contribuisce alla conservazione del tessuto retinico». Tutto grazie all’intuizione di alimentare le vacche con le alghe marine. (Grazia Longo, Stampa, 13 febbraio 2003, p. 45, Cronaca di Torino) • L’allattamento al seno rappresenta la scelta di elezione per i primi mesi di vita, non solo per il legame psico-affettivo che si rinforza tra madre e bambino, ma anche per i migliori successivi parametri biologici: meno infezioni, minore predisposizione a sviluppare allergie, migliore sviluppo neurocomportamentale. (Marcello Giovannini, Corriere della sera, 12 giugno 2005, Corriere Salute, p. 2) • Al Sant’Anna la scommessa per la vita dei 130-140 prematuri che ogni anno nascono coinvolge in prima persona anche i genitori. […] Si chiama «Nidcap», acronimo che, tradotto, significa «Assistenza personalizzata allo sviluppo neurocomportamentale del neonato». Un metodo basato sull’osservazione sistematica del comportamento del piccolo, allo scopo di programmare al meglio l’assistenza necessaria a favorire il suo sviluppo neurocomportamentale. (Da[aniele] Di[ena], Repubblica, 19 giugno 2008, Torino, p. II).
Composto dal confisso neuro- aggiunto all’agg. comportamentale.
Già attestato nel Corriere della sera del 16 giugno 1997, p. 20, Economia (Umberto Venturini).