netdipendenza
(net-dipendenza), s. f. Incapacità di fare a meno di Internet; bisogno compulsivo di collegarsi alla rete telematica e di utilizzarne i servizi. ◆ La psicoterapeuta Renata Taddei da dieci anni si occupa di netdipendenze: «È un fenomeno preoccupante, aumenta ogni anno. E curare chi non riesce a staccarsi dalle e-mail non è facile, non se ne rendono conto, se non c’è nessuno, un familiare, un amico che riesce ad accorgersene in tempo, il “drogato” non verrà mai fuori». (Giuseppe De Bellis, Giornale, 8 marzo 2004, p. 16, Cronache) • Fra qualche anno, con ogni probabilità, scopriremo che questa net-dipendenza da «always on», sempre connessi, avrà comportato mutazioni antropologiche esercitando una «pressione selettiva» di tipo darwininano. Insomma, se non scoppieremo prima per manifesta incapacità di competere con le macchine (o se da esse non saremo sostituiti) la specie umana sarà diversa. (Marco Pratellesi, Corriere della sera, 8 giugno 2008, p. 53, Scienza).
Composto dal s. ingl. net (‘rete, Internet’) e dal s. f. dipendenza, ricalcando l’espressione ingl. net-addiction.
Già attestato nella Stampa del 21 ottobre 1996, p. 11, Interno (Gigi Padovani).
V. anche cyberdipendenza, Internet-dipendenza, net-addiction.