nessuno
(ant. o pop. tosc. nissuno) agg. e pron. indef. [lat. ne ipse ūnus]. – 1. Neanche uno; è usato solamente al singolare, per escludere in maniera assoluta l’esistenza o la presenza o altra qualità o condizione di una persona, di un animale, di una cosa. Come agg. è normalmente preposto al sost. cui si riferisce e subisce elisione e troncamento allo stesso modo che l’art. indeterminato uno: nessun cane, nessun uomo, nessun’anima, nessuno scopo, ecc. Come pron. è troncato solo nell’uso letter. e toscano: Che vi sia, ciascun lo dice, Dove sia, nessun lo sa (Metastasio); dato che nessun ci va, ci vo io. Se posposto al verbo, è di solito rafforzato da altra negazione (non, né, senza, ecc.). In partic.: a. Usi come agg.: non ho avuto ancora n. notizia; nessun uomo di buonsenso ti approverebbe. Spesso, soprattutto con sost. astratti, ha la semplice funzione di rafforzare la negazione già espressa: non c’è nessuna fretta; non gode di nessuna stima; non ho notato nessun miglioramento. È preceduto dall’articolo in casi come: il nessun interesse dell’argomento, il nessun vantaggio che ne avresti, e sim. b. Come pron.: non c’era quasi n., poca gente; n. ha potuto vedermi, o non mi ha visto n.; n. di voi ne sarebbe capace; non trovai nessun altro. Per enfasi, raddoppiato o reso superlativo; «non c’è proprio n. n.?» «nessunissimo»; Ma nell’aldilà N. n. ci separerà (Vivian Lamarque). In locuz. particolari: roba di n., abbandonata, senza possessori; figli di n., senza genitori, trovatelli; terra di n., espressione coniata dagli Inglesi (no man’s land) durante la prima guerra mondiale per indicare il terreno posto fra due linee o forze avversarie, e diffusasi in seguito anche per indicare un territorio sul quale non sia esercitata effettiva sovranità da alcuno stato. 2. In frasi non negative, ma con implicito senso negativo o dubitativo, assume il valore di qualche, qualcuno, alcuno (agg. e pron.): hai visto n.?; c’è n. in casa?; cerca se c’è nessun indizio. 3. Talora usato come sost. e in funzione di predicato, con riferimento a persona che non ha alcun valore, che non conta per niente: si dà delle arie, ma non è n.!; e io chi sono? n.? (cfr. parallelamente qualcuno in frasi come: è diventato qualcuno, crede d’esser qualcuno).