sottopunta s. m. e f. Nel calcio, giocatore che si inserisce in attacco in appoggio alla punta o alle punte. ♦ "[...] Per quanto riguarda Vloet, è un ragazzo che ha qualità. Viene dall'Olanda, dove naturalmente il lavoro è diverso. Ad ora lo vedo come sottopunta – conclude Longo [Moreno L.] – anche perché per fare la mezzala in Italia serve anche tanto la fase difensiva". (Repubblica.it, 30 settembre 2018, Sport) • Il ruolo su cui vogliamo concentrare la nostra riflessione è quello del sottopunta, ovvero il nuovo tecnicismo dialettico utilizzato per indicare la seconda punta che fu. E che oggi non è più, o almeno non con la storica definizione. Nel Napoli, questo ruolo è appannaggio di Lorenzo Insigne, o anche di Mertens quando Dries e Lorenzo giocano insieme. (Alfonso Fasano, Napolista.it, 22 novembre 2018, Analisi tecnica) • Dall'altra parte, sulla sinistra, ecco Alejandro Berenguer. Lo spagnolo è tra i pochi giocatori granata che, globalmente, possono dirsi pienamente promossi fino a questo punto della stagione. E Longo ha avuto parole al miele per lui: «Ha qualità tecniche e fisiche che gli consentono di essere molto duttile. Può fare il trequartista, l'esterno, giocare sottopunta o anche da mezzala perché nelle gambe ha strappi importanti [...]». (Gianluca Sartori, Corriere della sera, 8 febbraio 2020, Torino, p. 21, Sport) • Le punte sono Mertens e Lozano, mentre Zielinski è costretto inevitabilmente a modificare il suo ruolo tradizionale di sottopunta in quello di un centrocampista a pieno titolo. (Ansa.it, 4 dicembre 2021, Regione Campania / Calcio) • Ai bianconeri manca proprio un giocatore a centrocampo in grado di cambiare di passo, palla al piede, e di sparigliare gli equilibri. E il ragazzo [Davide Frattesi] può farlo sia come sottopunta, che come finto esterno. (Marco Bo, Tuttosport.com, 5 agosto 2024, Calciomercato).
Derivato dal s. f. punta con l’aggiunta del prefisso sotto-.