sharenting s. m. inv. L’uso dei social network per postare immagini dei propri figli, specialmente se minorenni. ◆ Anche il criminologo Thomas-Gabriel Rüdiger punta il dito contro lo "sharenting", crasi di "share" (condividere) e "parenting" (educazione), termine che indica l'abitudine a scambiare il web per un diario privato. "Le immagini dei bambini non dovrebbero essere postate affatto, in linea di principio". La polizia di Hagen lo pensa da tempo. Due anni fa promosse una campagna il cui slogan era "Smettetela di postare foto su Facebook: chiunque le può vedere! Anche i bambini hanno la loro privacy!". (Tonia Mastrobuoni, Repubblica.it, 3 marzo 2017, Esteri) • Nell'epoca dello sharenting – unione tra share (condividere) e parenting (essere genitori) – Elisabetta Canalis è considerata un modello per le foto della sua bambina, nota come Tigretta, sempre ripresa di spalle. (Michela Proietti, Corriere della sera, 29 giugno 2018, LT, p. 8) • Introdotto nell’enciclopedia della lingua inglese Oxford English Dictionary nel 2022 e ormai diffuso in tutto il mondo, il vocabolo sharenting, che deriva dall’unione di share (condividere) e parenting (fare i genitori), è l’abitudine di condividere sui social foto dei propri figli. Il vocabolo è stato usato per la prima volta nel 2012 in un articolo su The Wall Street Journal dal titolo “The Facebook-Free Baby Are you a mom or dad who’s guilty of ‘oversharenting’? The cure may be to not share at all” scritto da Steven Leckhart, che all’epoca si riferiva al fonomeno con il vocabolo “oversharenting”. (Carla Garlatti, Agendadigitale.eu, 28 settembre 2022, Privacy) • [tit.] La legge contro lo "sharenting": niente più foto / dei figli online, a tutela dei minori [sommario] Tra poco potrebbe diventare molto difficile postare le immagini dei propri figli sui social. Perlomeno in / Francia, dove la proposta di legge apre a una profonda riflessione a livello mondiale. (Giornale.it, 5 marzo 2023, Cultura e società) • Circa trecento foto ogni anno. Quasi mille già prima del quinto compleanno. Senza contare chi "nasce" digitalmente ancora prima di venire al mondo, con le ecografie pubblicate sui social dai genitori. Sono numeri imponenti quelli dello "sharenting", ossia la consuetudine vera e propria tendenza di pubblicare online immagini dei figli minorenni. E, soprattutto, sono numeri che fanno, o dovrebbero fare, paura. (Valeria Arnaldi, Leggo.it, 13 aprile 2023, Cronache).
Voce ingl. a sua volta composta dal v. (to) share (‘condividere’) e dal s. (pare)nting (‘l’essere genitori’).