piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se Annovazzi [Carlo, detto Carletto, A.] non avesse il vizietto di fare il «piangina» quando si stufa di giocare, sarebbe ancora un gran bel giocatore. (Mario Oriani, Corriere d'informazione, 15-16 novembre 1954, Sport, p. 5) • I traguardi del Gran Premio della Montagna posti su tratti in discese sono una delle prerogative più curiose di questa prima parte del Giro; al contrario, molte salite durissime non sono neppure considerate per la speciale classifica a punti degli scalatori. I corridori sembrano un po' frastornati, e non mancano le lamentele. Uno dei più inviperiti, manco a dirlo, è il «piangina», ovvero Carlesi [Guido C.]: «Torriani s'è sbagliato, un Giro del genere doveva mettercelo dentro un uovo di Pasqua. Salite ad ogni angolo, e per trovarle sulle cartine bisogna essere dei geometri; tratti di strada così pieni di buche non li ho mai visti, e manco ci avvertono in tempo per mettere gomme più pesanti. Se credono di far morire il Carlesi in questo modo si sbagliano, io pianto tutto e torno a casa...». (Bruno Perucca, Stampa sera, 23 maggio 1965, p. 14, Sport) • Osvaldo sta vivendo a mezza strada tra la terra e la luna. È persino ingrassato, tanto si sente a suo agio. Guarda costantemente in basso ma lo fa di nascosto, perché conosce la vita. Mai e poi mai ammetterà di essere in viaggio per la Luna e di sentirsi in vantaggio su tutti. Però non fa il piangina come qualcuno si aspetta, venendogli meno il regista Di Gennaro. (Gianni Brera, Repubblica, 18 novembre 1984, p. 25, Sport) • La rivincita di Bebeto, dicevamo, il giocatore più timido della selecao, il più perseguitato da quelle cavallette dei cronisti brasiliani, che alla fine degli allenamenti lo bombardavano di domande, è venuto al microfono, fuori degli spogliatoi, con la medaglia d'oro al collo e un berretto da baseball in testa (sponsorizzato, ebbene sì: dalla più famosa birra brasiliana), e ha parlato. A raffica. (Alberto Crespi, Unità, 19 luglio 1994, p. 6, Sport) • Nel 2008, Juve e Roma fecero più gol dell'Inter di Mancini, ma lo scudo andò alla difesa nerazzurra. I piangini della Coppa Italia hanno fatto 60 gol quest'anno, esattamente come il Milan e in pratica come l'Udinese (59) ma ne hanno beccati molti di più. (Vittorio Zucconi, Repubblica, 26 aprile 2011, Milano, p. 13) • D’ora in poi chiamerò l’ad della Fiat, Sergio Marchionne, «Il Piangina», termine con il quale noi milanesi etichettiamo quel tipo noioso che piagnucola spesso, che di scusa ne ha sempre una, che oppone il tratto lamentoso agli insuccessi della sua (modesta) esistenza. (Michele Fusco, Linkiesta.it, 28 luglio 2012, Italia) • Adesso mi spiego perché nei post dopo una riparazione non in garanzia esprimono ugualmente tanta contentezza e cortesia alla casa. Per quanto riguarda i i 37 burloni è inutile continuare a fare i soliti piangina e inneggiare con sta sterile storia del complotto perché capita a tutte le case, e avete anche scassato. Solo che quando capita ai vostri idoli apriti o cielo… (Alberto Buratti, post in Quattroruote.it, 11 giugno 2016, Sicurezza) • - La reazione di Lella [L. Costa] quando ha realizzato che Viola [V. Marietti, figlia di Costa] voleva fare l'attrice? R - Lella: «Sono la piangina di famiglia, quindi ho pianto. Legittime ansie a parte, penso che Viola sia brava ma che, come me, non possa fare tutto. A me dicevano che ero troppo bassa, a lei che è troppo alta. E credo che, con una personalità così forte, abbia bisogno di registi veri, quelli che sanno come e che cosa tirare fuori dagli attori. (Sara Chiappori intervista Lella Costa, Repubblica, 2 aprile 2022, Spettacoli, p. 9) • Momenti salienti: Chiara Ferragni; Fedez che fa il trenino con quel coso di nome Rosa il Chimico; Al Bano che a 80 anni fa le flessioni; la letterina di Zelensky spedita a notte fonda, così nessuno se ne accorgeva; la schiera dei griffati, tutti in costume da babbei; un livello musicale abissale; la curiosa trasgressione gender in una kermesse dove tutti sono fluidi e i rarissimi esemplari ostinatamente etero li guardano come dei malati, degli scherzi di natura; i monologhi delle sinistre piangine: una milionaria, «imprenditrice digitale» dei clic, che ci fa pesare la vita dura dei selfie su Instagram; una capitana della Nazionale azzurra della pallavolo che viene a dirci che l'Italia è un paese razzista da far schifo; quell'altra che davanti a 12 milioni si duole perché non è diventata mamma (i soldi li ha, poteva adottare qualche disgraziato figlio delle guerre e di disastri); mettiamoci pure la lezioncina da ora di educazione civica di Roberto Benigni, stesso impresario di Amadeus. (Max Del Papa, Italia Oggi.it,14 febbraio 2023, Politica).
Derivato dal v. pian(gere) con l’aggiunta del suffisso -ina. Voce d’area settentrionale.