parastronauta s. f. e m. Persona portatrice di disabilità addestrata alle missioni nelle stazioni spaziali e componente attiva dell'equipaggio. ◆ Luca Parmitano, il primo italiano a effettuare un’attività extraveicolare (9 luglio 2013) ha però sottolineato «il progetto “Parastronaut” sarà uno studio di fattibilità e per questo non possiamo garantire che il parastronauta volerà nello spazio, ma metteremo tutto il nostro impegno per capire come adeguare i programmi». Una decisione che sembra un viaggio nel futuro dove un «astronauta è sempre un astronauta che abbia o meno una disabilità» chiosa Vaudo-Scarpetta. (Simone Fanti, Corriere della sera.it, 21 febbraio 2021, Blog InVisibili) • [tit.] Spazio Volevi fare l'astronauta? Ecco / la tua occasione [sommario] Dal 31 marzo al 28 maggio 2021 è possibile candidarsi per la / posizione di astronauta per l'ESA, oltre che per il "progetto / parastronauta". (Focus.it, 1° aprile 2021, Scienza) • Dopo dodici anni, l’Agenzia Spaziale Europea ha aperto le selezioni per rinnovare il suo corpo astronautico con 4 nuovi astronauti regolari e una ventina di riserve, tra cui rientrerà il primo o la prima parastronauta della storia. L’ESA è infatti la prima agenzia spaziale al mondo ad iniziare il Parastronaut Feasibility Project, un programma per reclutare un astronauta con disabilità motorie, con l’obiettivo di studiare la possibilità di inviare in futuro sulla Stazione Spaziale Internazionale anche persone disabili, non come “turisti spaziali”, bensì come scienziati impegnati a tutti gli effetti in missioni utili e sicure, esattamente come i colleghi normo-dotati, del resto – aveva puntualizzato l’astronauta Samantha Cristoforetti - "nello spazio siamo tutti in qualche modo disabili, anche noi che non abbiamo impedimenti fisici all'origine. È la tecnologia ad aiutarci, e dopo gli studi di fattibilità, sarà solo questione di adattare le tecnologie a determinate necessità.” (Valeria Carbone Basile, Repubblica.it, 30 giugno 2021, Solidarietà) • Sogna lo spazio anche il primo parastronauta, il britannico John McFall, che prenderà parte a un progetto per sviluppare opzioni per l'inclusione di persone con disabilità fisiche nel volo spaziale umano e possibili missioni future. "Spero di poter essere di ispirazione per altri", ha detto. "Voglio dimostrare che la scienza e lo spazio sono per tutti". (Ansa.it, 24 novembre 2022, Scienza&Tecnica).
Sotto il profilo della formazione delle parole, è un derivato dal s. f. e m. astronauta con l’aggiunta del prefisso para-. Si tratta di un internazionalismo coniato nell’àmbito dei programmi dell’Agenzia Spaziale Europea (in inglese: European Space Agency – ESA) e adattato alle strutture fonomorfologiche delle varie lingue: cfr. ingl. e ted. parastronaut, fr. parastronaute, sp. e port. parastronauta.