melonismo s. m. La linea politica di Giorgia Meloni. ♦ Raccontare il “melonismo” è un percorso a tappe che parte all’inizio degli anni Duemila, quindi a quel congresso di Viterbo in cui Giorgia Meloni, non ancora trentenne, uscì vincitrice dal testa a testa con Carlo Fidanza (oggi europarlamentare di Fratelli d’Italia) per la presidenza di Azione giovani: fu la vittoria di una visione politica della destra, la vittoria della candidata vicina all’allora ministro Maurizio Gasparri ed espressione di Destra protagonista, sul candidato della destra sociale. (Alessandro Cappelli, Linkiesta.it, 30 settembre 2020, Politica) • Persino a sinistra, dove le parole di Brunetta sono state accolte con qualche distratta bonomia, non si è andati oltre le ripercussioni concrete del lì per lì: buona idea, ma poi? E cioè, con la proposta di Brunetta, di sbarazzarsi del melonismo e del sovranismo per recuperare le grandi tradizioni su cui si è edificata l’Europa – la popolare, la liberale, la socialista – che facciamo? Un partito? Un’alleanza? E quanti voti ha? E che contraccolpi ci saranno sul governo Draghi? (Mattia Feltri, Huffington Post.it, 23 ottobre 2021, Politica) • Era dunque inevitabile che i referendum avrebbero scosso l’albero della politica e a ben vedere anche nel centrodestra qualche malumore è stato sollevato dal partito di Giorgia Meloni il che, tra l’altro, doveva essere nei pensieri reconditi di Salvini che, dopo mesi e mesi di “melonismo”, si vede ora grazie all’idea (non nuova intendiamoci) referendaria ripagato con gli interessi. Un Salvini che sta dando appuntamento alla data delle elezioni amministrative, sperando che l’abbinamento dei due impegni dia i frutti sperati. (Paolo Pillitteri, Opinione.it, 20 febbraio 2022, Editoriali) • Anche a Genova il Carroccio insegue col 6%, mentre il partito di Meloni sfiora il 10. Fdi avanti col 10 anche a La Spezia, dove il civico Pierluigi Peracchini ottiene la riconferma al primo turno e i leghisti non superano l’8. Peggiore la situazione al Nord, roccaforte del voto leghista che si va pian piano riconvertendo al melonismo. (Carmine Grazzini, Notizia Giornale.it, 14 giugno 2022).
Derivato dal nome proprio (Giorgia) Meloni con l’aggiunta del suffisso -ismo.