egotrip s. m. Nel mondo musicale del rap e nel linguaggio giovanile, momento, comportamento, autocelebrativo di chi vuole mettersi al centro dell’attenzione. | Per estensione, comportamento, atteggiamento, esibizione autocelebrativi e narcisistici. ◆ Ha vinto la Francia, e in modo quasi imbarazzante, come quel doppio premio alla migliore interpretazione femminile che ha unito la recitazione sublime, sottilissima, di Rooney Mara in Carol di Todd Haynes (titolo che nei giorni scorsi era tra i premiabili) ai toni isterici e poco performance di Emmanuelle Bercot nell’egotrip ridondante del Mon Roi di Maiwenn. (Cristina Piccino e Giulia D’Agnolo Vallan, Manifesto.it, 26 maggio 2015, Visioni) • Il testo [del brano Egotrip] è un viaggio verso noi stessi. Bisogna scavare dentro di noi, nella nostra interiorità più profonda. Lo stesso Davide Petrella (Tropico) ha dichiarato: "L’unico modo che hai di viaggiare di questi tempi è scavandoti nella testa… e quando lo fai quello che senti e quello che ricordi ti manda lontanissimo. Egotrip è per superare la notte, prima o poi passa anche la notte più buia. È importante parlarsi in questo periodo. Sono sempre stato bravo a parlare alle persone con le canzoni… e questa canzone credo che sfiori le corde giuste per provare a viaggiare un po’. Evadere. Non essere triste, devi avere un buon atteggiamento nei confronti di queste giornate. L’attitudine è tutto". (Termometropolitico.it, 29 aprile 2020, Termometro quotidiano) • «L'altro giorno hanno suonato al campanello di casa mia dei ragazzi che arrivavano da Bologna. San Fili sta diventando la nuova Zocca». Se fosse un rapper sarebbe egotrip fuori luogo, il paragone con Vasco e i pellegrinaggi davanti a casa non lo regge nessuno. In bocca a Dario Brunori è autoironia. Il cantautore non riesce a prendersi sul serio. Nemmeno adesso che il successo è consolidato. (Andrea Laffranchi, Corriere della sera, 21 agosto 2020, p. 36, Spettacoli) • Caparezza racconta “Exuvia”: “Non uso egotrip, racconto ciò che sono” “Un rapper invecchia come tutti gli altri, per me è un modello espressivo, sono qui a farlo finché per me avrà senso, non per il pubblico; il pubblico se ti ama pretende che tu lo faccia fino a 90 anni, ma è per me che deve avere senso” In una discografia nella quale si insegue con ferocia una semplicità che alle volte sfiora quasi l’inesistenza, ascoltare un disco come “Exuvia”, l’ultimo di Caparezza, rappresenta una profonda boccata di ossigeno. (Gabriele Fazio, Agi.it, 30 maggio 2021, Musica) • [tit.] Lazza, Sirio e l’egotrip: “Non è bello sbattere il lusso in faccia a chi ha perso il lavoro”. (Fanpage.it, 28 aprile 2022, Music) • [D] Crede ci sia bisogno di più musica impegnata? [R] "Non credo che un brano che esprime il disagio personale di un artista sia meno valido di una canzone sulla parità di genere. Ogni punto di vista è valido. E la musica ha un ruolo quando chi preme play trova conforto in quelle note, oltre a essere mezzo di unione. Poi come nel cinema si può cercare il brano impegnato o l’egotrip del giovane rapper ma nel panorama musicale, stravolto negli ultimi 10 anni da una quantità di musica assurda, c’è tanta scelta. (La rapper Beba [Roberta Lazzerini], intervistata da Cristina Palazzo, Repubblica.it, 25 novembre 2023, Torino).
Dall’ingl. egotrip.
Attestato nel quotidiano «La Repubblica» del 12 settembre 1984, p. 20 (Dischi): «(dall'universale al particolare la prospettiva non cambia) con meno paranoia e cupezza degli ultimi lavori, considerati come egotrip estremizzati da problemi interiori».