brain rot loc. s.le m. Il deterioramento intellettivo e psichico che deriverebbe da un consumo continuato ed eccessivo di contenuti online considerati futili e poco impegnativi. ◆ Secondo gli esperti linguistici di Oxford, quest'anno la locuzione ha guadagnato nuova popolarità su piattaforme come TikTok, grazie alla generazione Z e alla generazione alpha. "Queste comunità hanno amplificato l'espressione attraverso i canali dei social media, lo stesso posto considerato la causa del brain rot – ha dichiarato il presidente di Oxford languages Casper Grathwohl in un comunicato –. Questo dimostra una certa auto-consapevolezza sfrontata delle nuove generazioni circa l'impatto dannoso dei social media che hanno ereditato". (Anna Lagos, Wired.it, 3 dicembre 2024, Cultura) • Sebbene "brain rot" possa sembrare un riferimento specifico all'impatto dei contenuti online, la frase è stata in realtà coniata nel 1854 dallo scrittore statunitense Henry David Thoreau, precursore dell'ambientalismo e della non violenza. Nel suo libro Walden, lamentando la tendenza a svalutare le idee complesse a favore di quelle più semplici e il conseguente scivolamento della società verso la stupidità, dovuto a quello che lui vedeva come un declino dell'intelletto umano, dichiara: «Mentre l'Inghilterra si sforza di curare il marciume delle patate, nessuno si sforza di curare il marciume del cervello, che prevale in modo molto più diffuso e fatale?». (Sophie Wilkinson, VanityFair.it, 6 dicembre 2024, Health Focus) • Le parole dell'anno scelte finora dai dizionari di lingua inglese non sono, diciamoci la verità, un granché. Intanto, perché non sono parole veramente internazionali; e poi perché sono in gran parte sbilanciate verso accezioni negative. Demure (detto di persona sobria, discreta, pudica), ma anche brat (di cosa o persona audace, ribelle, anticonformista); brain rot (letteralmente «cervello marcio»: il deterioramento dovuto all'eccessivo consumo di contenuti in rete) e addirittura il coprolalico enshittification (il progressivo peggioramento nella qualità di un servizio). Un po' come se a caratterizzare un intero anno dovessero essere solo o soprattutto cose brutte. Meglio – molto meglio – allora la parola italiana scelta dal dizionario Treccani: rispetto («dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico, fin dalla prima infanzia», spiega la motivazione). (Giuseppe Antonelli, Corriere della sera, 27 dicembre 2024, Sette, p. 98).
Loc. ingl. (propriam. ‘marciume cerebrale’). Scelta per il 2024 come parola dell'anno dall'Oxford English Dictionary.