boppone s. m. Canzone molto orecchiabile, ritmata e ballabile, che entusiasma al primo ascolto. ♦ Nei commenti di apprezzamento sulle canzoni presentate all’Eurovision Song Contest è ricorrente la parola informale boppone, usata sui social da qualche anno per descrivere una canzone “che spacca”: orecchiabile, molto accattivante, che colpisce fin dal primo ascolto, con un ritmo che invoglia a ballare. Due aggettivi spesso associati a boppone sono incredibile e assurdo; il verbo sfornare segnala produzione costante di bopponi che singolarmente vengono sganciati o cacciati [fuori]. (Licia Corbolante, Terminologiaetc.it, 15 maggio 2023) • «Angelina Mango ci ha dato tutto: boppone, presenza scenica e balletto». «Mahmood ha tirato fuori un boppone di dimensioni clamorose». «Annalisa che boppone ha sganciato?». Se siete tra quelli che durante Sanremo con un occhio guardano il televisore e con l'altro scorrono la bacheca di X (o Twitter che dir si voglia) per monitorare i commenti, le ironie, le gaffe, non potete non aver notato questa parola. Boppone – soprattutto per le nuove generazioni – è un termine usatissimo quando si tratta di dire la propria su una canzone del Festival (e non solo). (Corriere della sera.it, 7 febbraio 2024, Sanremo 2024) • In Italiano un "bop" è diventato un "boppone", ma il termine si è diffuso ben prima di Sanremo 2024. Già nei commenti sui social alla scorsa edizione dell'Eurovision o nelle discussioni Twitter sui cantanti di Amici o di Xfactor gli utenti eleggevano i loro bopponi. Naturalmente questa settimana il termine sta venendo usato in lungo e in largo finendo per attirare l'attenzione a livello mainstream. (Elisabetta Moro, Cosmopolitan.com, 9 febbraio 2024, Life Coach).
Neoformazione ibrida dall’ingl. informale bop (‘bella canzone’) con l’aggiunta del suffisso it. accrescitivo -one.
Ha scritto Licia Corbolante nel suo blog Terminologiaetc.it (15 marzo 2023): «Boppone è un anglicismo: ha come base la parola inglese colloquiale bop, di cui condivide il significato. […] In inglese l’accezione di “good song” di bop è riconducibile alla forma abbreviata di bebop, nome onomatopeico dello stile di jazz molto ritmato nato negli anni ‘40. In seguito bop ha dato nome anche a un ballo, da cui il verbo informale bop per ballare (bopping) su musica molto ritmata e più recentemente su musica pop».