assadismo s. m. Il regime e il sistema di potere instaurati in Siria da Hafez Assad (1930 – 2000) e dal figlio Bachar Assad, che gli succedette nel 2000. ♦ Da qualunque angolazione la si guardi, una cosa è indubitabile: Mosca è la protagonista più credibile a Ginevra. Il Cremlino è riuscito a evitare il crollo di Assad, lo ha convinto al disarmo chimico evitando così l’attacco Usa. La Russia vuole porti e basi e lavora per un «assadismo senza Assad». Unità, 22 gennaio 2014, p. 13) • Dovrebbe necessariamente includere l’accettazione di Assad come interlocutore, anche se in vista di una sua uscita di scena patteggiata che in una prima fase verrebbe a configurare un “assadismo senza Assad”. (Roberto Toscano, Repubblica.it, 10 marzo 2017, Commenti) • La Siria, che in quegli anni era già indirizzata sulla via del totalitarismo dall’ideologia baathista (il partito Baath siriano ha formalmente continuato a esistere fino ai giorni nostri, svuotato di gran parte del suo significato), assunse allora una nuova ideologia: l’assadismo, che metteva assieme elementi da stato totalitario, una repressione assoluta da parte delle forze di sicurezza e un culto della personalità onnipresente. Statue del dittatore furono erette in ogni città del paese, le stesse che negli ultimi giorni sono state abbattute dai gruppi armati anti-assadisti. L’immagine di Hafez al Assad era mostrata ovunque. Quando un giornalista americano gli chiese, ironicamente, perché ci fossero poster con la sua immagine «dappertutto, in tutti i negozi, ai finestrini di ogni autobus, a ogni palo e lampione, sul lunotto posteriore di tutte le automobili», lui rispose: «Io non vorrei, ma il popolo è così affezionato a me». (Post.it, 9 dicembre 2024, Mondo) • [tit.] L'orrore dell'assadismo e un dopo regime senza illusioni né rimpianti. (Foglio.it, 11 dicembre 2024, Esteri) • Ma sappiamo che, dopo un'insurrezione guidata da gruppi armati fedeli ad Assad, sono scoppiati violenti combattimenti e centinaia di civili alawiti sono stati massacrati. Qualunque cosa si pensi di quello che rimane dell'assadismo e dei suoi sostenitori stranieri, questo fatto dovrebbe avere la precedenza su tutto il resto. Se un massacro simile fosse stato commesso sotto il regime di Assad, non avremmo avuto parole abbastanza dure per condannarlo. Non c'è motivo di fare diversamente oggi. (Anthony Samrani, Internazionale, 14 marzo 2025, p. 26, Africa e Medio Oriente; traduzione di Andrea De Georgio).
Derivato dal n. proprio (Bachar) Assad con l’aggiunto del suffisso -ismo.