arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che fare con i rapimenti degli occidentali in Libano e con altre imprese terroristiche. Prima, faceva parte di Forza 17», l'unità di élite di Al Fatah incaricata di proteggere Yasser Arafat. (Gian Antonio Righi, Stampa, 30 luglio 1994, p.7, Estero) • Mentre a Gaza decine di migliaia di persone partecipavano ai funerali del «martire Yassin», a Gerusalemme i due massimi responsabili dell'uccisione, il premier Ariel Sharon – che ha personalmente seguito dalla sua fattoria nel deserto del Neghev tutte le fasi dell'operazione svoltasi sotto la sua supervisione – e il ministro della Difesa Shaul Mofaz, tornavano a rivendicare la legittimità e l'efficacia dell'operazione. Nel rivolgersi al gruppo parlamentare del Likud, Sharon definisce Yassin un «arciterrorista» e afferma che «la guerra al terrorismo non è finita e andrà avanti, ovunque giorno per giorno». (Umberto De Giovannangeli, Unità, 23 marzo 2004, p. 3, Oggi) • Netanyahu detta quindi due condizioni: che i detenuti più pericolosi non ritornino in Cisgiordania per riprendere gli attacchi contro Israele e che vadano all'estero o a Gaza; il secondo, no alla liberazione di "arciterroristi" perché rafforzerebbero Hamas e istigherebbero nuovi mortali attacchi contro gli israeliani. Netanyahu ha quindi confermato di aver dato il suo assenso alla proposta del mediatore tedesco di liberare mille detenuti palestinesi in cambio di Shalit e di essere pronto ad attuarla subito dopo l'assenso di Hamas. (Repubblica.it, 1° luglio 2010, Esteri) • "Cittadini di Israele, vi dico che Yahya Sinwar è morto. Il responsabile del massacro più grande del popolo ebraico dalla Shoah, l'arciterrorista che ha ucciso migliaia di israeliani e rapito centinaia di cittadini è stato ucciso dai nostri eroici soldati. Il conto è stato pagato". Lo ha detto Benyamin Netanyahu parlando alla nazione. (Ansa.it, 17 ottobre 2024, Ultima ora).
Composto dal s. terrorista con l’aggiunta del prefisso arci-. Da confrontare con l’ingl. arch-terrorist. Già attestato nel quotidiano «La stampa» del 17 febbraio 1959, p. 41, in un articolo a firma r. a.: «L'arrivo a Londra dell'arcivescovo Makarios — avvenuto ieri nel tardo pomeriggio quando gli inglesi erano intenti soprattutto a godersi una domenica singolarmente primaverile e Londra appariva quasi deserta — non ha suscitato altra emozione che la curiosità dei passanti per la comparsa di un'automobile munita di due potenti altoparlanti dinanzi all'elegante albergo, prediletto dai divi del cinematografo, dove l'Arcivescovo ha preso alloggio, ospite del Foreign Office, al prezzo di circa trentacinquemila lire al giorno. Da quell'automobile, che procedeva lentissima intorno all'isolato dell'albergo, ingrandita dall'amplificatore usciva una voce che diceva «Qui parla la Lega dei lealisti dell'Impero: noi denunciamo l'infame invito a Londra all'arciterrorista Makarios...». Un poliziotto si avvicinò alla automobile e prese il nome di chi era a bordo. L'annunciatore, che appartiene a un movimento di estrema destra, è stato oggi multato di cinque sterline».