adolescentologa (s. f.), adolescentologo (s. m.) In medicina, chi è specialista in adolescentologia. ◆ Vorrei esprimere la mia opinione sul prof. Coppellotti, rammentando al prof. Benso «adolescentologo» che il giudicare senza conoscere è prova di immaturità come lo è una reazione isterica. Il prof. Coppellotti fu mio insegnante di italiano e latino al liceo «G. Segré». Erano anni particolari. La scuola ribolliva di fermenti innovatori. Si davano alle fiamme libri e registri. E questo insegnante, giovane e convinto, seppe incanalare la nostra ribellione su un piano culturale. (Laura Atina, Stampa, 21 luglio 1993, p. 16, Società e Cultura) • Anche la sua è una storia di solitudine e di silenzio, raccontata con amore. Strappa la tessera, abbandona il sogno che ha fallito. "E anche questo pesa" aggiunge Nadia Fusini. "L'adolescenza è il periodo più inquieto, quello in cui c' è più bisogno di idealità. Se le idealità nel padre cadono, fai più fatica ad accettare il corpo". Sì: il testo è gremito di fatti e situazioni da freudiano "romanzo familiare" che, messi in fila, fornirebbero spiegazioni da manuale a psicologi e adolescentologi. (Laura Lilli, Repubblica, 12 giugno 1996, p. 30. Cultura) • «L'adolescente – aggiunge Giuseppe Saggese, adolescentologo e Presidente della Società Italiana di Pediatria – ha la necessità fisiologica di iniziare a costruire da solo le proprie relazioni attraverso la pratica sportiva, la musica, la musica, la frequentazione di spazi di aggregazione collettiva. I genitori dovrebbero supportare e consigliare nelle scelte e comunque, esercitare un attento controllo, ma ciò non deve significare esasperata gestione dei tempi e degli spazi dei ragazzi». (Maurizio Tucci, Corriere Salute, 12 settembre 2004, p. 21) • L’ambulatorio pediatrico verrà diretto dalla dottoressa Donata Potito (pediatra e adolescentologa), assistita dalla dottoressa Camilla Borghi (pediatra), e offrirà un servizio di diagnosi clinica, esami radiologici ed ematici, oltre ai test rapidi necessari per una diagnosi veloce. (Varese News.it, 29 ottobre 2018, Bambini) • “Quello dei malati cronici – prosegue [Armando Grossi, presidente della Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza] – è un tema particolarmente caro a noi adolescentologi, che ci occupiamo di una popolazione ‘in transito’ dall’età infantile a quella adulta: prestiamo una particolare attenzione a chi, affetto da una malattia cronica a insorgenza pediatrica, debba fare riferimento ai servizi dell’età adulta. Per esempio, pazienti con cardiopatie congenite severe operate o patologie oncologiche curate ma che necessitano di una sorveglianza costante per tutta la vita per gli eventuali esiti ‘long term’ delle terapie pregresse. Nostro compito, per assicurare a questi pazienti un’ottimale qualità di assistenza e di vita, è mettere a confronto l’universo della Medicina dell’adulto con quella dell’età evolutiva, creando percorsi di diagnosi e cura condivisi, anche grazie all’individuazione di un ‘case manager’ dell’adulto che si interfacci con quello delle cure pediatriche”. (Dire.it, 15 novembre 2022, Sanità).
Composto dal s. f. e m. adolescente con l’aggiunta del confisso -(o)logo.