negligente
neġligènte agg. [dal lat. neglĭgens -entis; v. negligere]. – 1. Di persona che non adempie i doveri inerenti al suo ufficio con la cura e la sollecitudine necessarie (opposto di diligente): studente, impiegato n.; adocchia Colui che mostra sé più negligente Che se pigrizia fosse sua serocchia (Dante); essere n. nello studio, nel lavoro; anche, ma meno com., con la prep. di (conforme alla costruzione lat. con il genitivo): essere n. dei proprî doveri. Come sost., persona negligente: spronare, rimproverare i negligenti. 2. Trascurato, trasandato: essere, mostrarsi n. nel vestire, nell’acconciarsi. Meno com., o letter., di cosa eseguita con trascuratezza o non sufficientemente curata: uno stile n., rozzo; o che testimonia noncuranza, e quindi anche disinvoltura, studiata naturalezza: vestire con n. eleganza; Poi che in tal guisa te medesmo ornato Con artificio n. avrai, Esci pedestre a respirar talvolta l’aere mattutino (Parini). ◆ Accr. neġligentóne, anche come sost. (f. -a); pegg. neġligentàccio, anche come sost. ◆ Avv. neġligenteménte, con negligenza, con poca o nessuna voglia: lavorare, studiare negligentemente; eseguire negligentemente un incarico; oziosamente, indolentemente, o con trascurato abbandono: stare negligentemente sdraiato in poltrona; con scarsa cura: essere negligentemente vestito, pettinato.