negare
v. tr. [lat. nĕgare] (io négo, tu néghi, ant. niègo, ecc.). – 1. a. Il contrario di affermare, cioè dichiarare non vero, in tutto o in parte, quello che altri sostiene: n. ostinatamente, recisamente; negò tutte le accuse; negava di essere lui il responsabile; prov., chi tutto nega, tutto confessa. Preceduto da non, riconoscere come vero o ammettere come possibile: non nego di averlo detto; spec. in unione col verbo potere, con procedimento retorico che ha la funzione di attenuare il pensiero, il riconoscimento o il giudizio (ma anche, spesso, di renderne più efficace l’espressione): non puoi n. di avere anche tu un po’ di torto; non possiamo n. di avere un po’ esagerato; sarà pure uno scrittore privo di genio, ma non gli si può n. un certo mestiere. Usato assol., dire di no: gli chiesero se era stato lui, ed egli negò. Ant. nel sign. di «dire che non ...», seguito da prop. oggettiva: del tutto negaron di mai, se non per battaglia vinti, arrendersi (Boccaccio). b. Non ammettere una verità assoluta, un principio fondamentale: n. l’esistenza di Dio, l’immortalità dell’anima; io negava che la pura vita ... fosse cosa amabile e desiderabile per natura (Leopardi); e con uso enfatico, a proposito di cosa che si ritiene, o che altri ritengono, certa, indubitabile: non si può negarlo!; lo negheresti?; negalo, se puoi!; negherebbe, sarebbe capace di n. la luce del sole; n. l’evidenza, una verità lampante. 2. Rifiutare ciò che potrebbe o dovrebbe essere dato, concesso: n. obbedienza; n. udienza; n. un favore a qualcuno; n. il compenso pattuito; n. il proprio consenso; n. la propria assistenza o collaborazione; Venite a noi parlar, s’altri nol niega (Dante); un nebbione uguale, inerte, che pareva n. il sole, senza prometter la pioggia (Manzoni). 3. Nel rifl., negarsi, rifiutarsi di parlare con qualcuno: l’attrice si è negata ai giornalisti; è com. anche l’espressione farsi negare, far dire da altri (domestici, familiari, segretarî) di non esserci (in casa o in ufficio) per non dover ricevere persone importune o sgradite; anche, rifiutarsi, non concedersi, detto spec. di donna che respinge profferte d’amore. ◆ Part. pass. negato, anche come agg. (v. la voce).