necrosi
necròṡi (alla greca nècroṡi) s. f. [dal lat. tardo necrōsis, gr. νέκρωσις, der. di νεκρός «morto»]. – In patologia, complesso di alterazioni strutturali irreversibili, dovute a cause di diversissima natura (fisiche, chimiche, microbiche, ecc.), che comportano la perdita di ogni vitalità, ossia la morte, di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo in un organismo vivente: n. con coagulazione, che si osserva quando il tessuto devitalizzato si trasforma in una massa più o meno consistente per l’azione di enzimi che da esso si liberano e che coagulano il plasma sanguigno; n. colliquativa, caratterizzata da rammollimento e colliquazione del tessuto morto, che non libera enzimi coagulanti il plasma; n. caseosa (così detta per l’aspetto, simile a quello del formaggio, della zona necrotica), che è uno degli esiti delle flogosi tubercolari.