navarrino
agg. e s. m. (f. -a). – Della Navarra (v. la voce prec.); come sost.: abitante, originario, nativo della Navarra. Razza n., razza di cavalli, da sella e da tiro leggero, ottenuta a Tarbes (Pirenei) dall’incrocio di cavalli arabi e andalusi. Con accezione partic., riferentesi a un uso invalso nei primi decennî del sec. 17°, in Manzoni: «... Vuol dunque far credere ch’ella tenga dai navarrini?». Così si chiamavano allora, per ischerno, i Francesi, dai principi di Navarra, che avevan cominciato, con Enrico IV, a regnar sopra di loro (Pr. Sp., cap. V, par. 99).