narcotico
narcòtico agg. e s. m. [dal gr. ναρκωτικός «che fa intorpidire», der. di νάρκωσις «torpore»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Propriam., che dà sopore, torpore; detto soprattutto di sostanza, o di procedimento, che produce uno stato di narcosi (lo stesso che narcotizzante): l’oppio è n. (o ha azione n.); una iniezione narcotica. Anche, di ciò che si riferisce alla narcosi, alla sua natura, ai suoi aspetti, ecc.: stato n.; potere, effetto n.; proprietà narcotiche di una sostanza. Fig. e scherz., non com., che procura il sonno: una conversazione n.; una lettura narcotica. 2. Come s. m., ogni farmaco dotato di proprietà analgesiche e capace di provocare narcosi o anestesia generale e perciò detto anche anestetico generale (come, per es., l’etere, il cloroformio, i barbiturici per via endovenosa, ecc.). Attualmente al termine narcotico si tende a preferire oppiaceo o oppioide.