muso
muṡo s. m. [lat. *mūsus]. – 1. a. Parte della testa degli animali, di solito sporgente e allungata, che corrisponde alla faccia umana, estendendosi dagli occhi alla bocca: cane col m. nero, bianco, pezzato; le pecorelle ... stanno Timidette atterrando l’occhio e ’l muso (Dante). b. spreg. o scherz. Viso umano: dare un pugno sul m., e rompere, spaccare, gonfiare il m. a qualcuno; dire una cosa sul m., apertamente, senza reticenze; dire una cosa a m. duro, a brutto m., in modo risoluto o brutale; ridere sul m. a qualcuno, manifestargli apertamente il proprio disprezzo; gli faceva l’amico sul muso E dietro il giuda (Giusti); sbattere qualcosa sul m. a qualcuno, gettarglielo in faccia e, in senso fig., rinfacciarglielo con asprezza; torcere il m., in segno di fastidio, disgusto e sim.; allungare il m., non com., dimagrire, o mettere il broncio. c. spreg. Per sineddoche, persona dall’aspetto duro e scostante, spec. nelle espressioni brutto m., m. sinistro e sim.: ho sempre davanti quel brutto m.; si vedono in giro certi m. sinistri ...; talvolta con tono affettuoso: che c’è di nuovo, brutto m.?; ecco quel brutto m. di tuo figlio! d. Broncio, espressione del volto scura e crucciata: avere il m., tanto di m., il m. lungo, il m. lungo un palmo; fare il m.; mettere, tenere il m. a qualcuno. 2. fig. Struttura di forma prominente e allungata, che ricorda il muso di un animale: il m. dell’automobile. In partic.: a. La parte anteriore, di forma tale da permettere una buona penetrazione nell’aria, della fusoliera di un aeroplano. b. Lo stesso che forcola, scalmiera alta per imbarcazioni in cui si rema in piedi, nella laguna veneta. 3. In anatomia, muso di tinca, il segmento intravaginale del collo dell’utero, avente forma di cono con l’apice tronco rivolto in basso: tale apice presenta un orifizio (orifizio inferiore del collo o orifizio esterno dell’utero) che immette nella cavità uterina. ◆ Dim. muṡino, muṡétto, detto spec. di un grazioso viso femminile o di un piccolo animale da compagnia: che bel musetto!; anche muṡettino; accr. muṡóne, anche con un sign. partic. (v. la voce); pegg. muṡàccio, muṡettàccio.