muscolo
mùscolo s. m. [dal lat. muscŭlus, dim. di mus «topo» (cfr. il gr. μῦς che vuol dire insieme «topo» e «muscolo»), perché certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi]. – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo capace di contrarsi sotto uno stimolo adeguato, costituito da un insieme di fibre muscolari ognuna delle quali consta di fibrille più piccole (miofibrille), che a loro volta constano di elementi minori (miofilamenti), di diametro variabile da circa 6,5 a circa 14 nm. Si distinguono m. striati, quelli sotto il controllo della volontà, formati da fibre striate, che costituiscono le masse muscolari scheletriche e sono innervati dal sistema nervoso della vita di relazione (a eccezione del miocardio, che è un muscolo striato involontario), e m. lisci, indipendenti dalla volontà, formati da fibre muscolari lisce che si trovano nelle pareti dei vasi, in quelle degli organi dell’apparato digerente e urogenitale, dei dotti escretori di numerose ghiandole e nel corpo ciliare dell’occhio, innervati dal sistema nervoso autonomo. Nel linguaggio com., si usa soprattutto al plur.: i m. delle braccia, delle gambe, del collo; tendere, contrarre i m.; mi fanno male tutti i m. del polpaccio; e per indicarne la forza, con valore iperb.: muscoli di ferro, d’acciaio; un uomo tutto muscoli, forte e asciutto. b. Sempre al plur., in usi fig., come simbolo della forza fisica dell’uomo, in contrapp. all’attività intellettuale e spirituale in genere: sa far valere i suoi m.; stimare più i m. che l’intelligenza; si guadagna più con i m. che col cervello; mostrare i m., dimostrare forza e caparbietà, anche in modo aggressivo; nel linguaggio della critica letteraria, non com., prosa, stile senza muscoli, fiacchi, privi di nerbo. c. Taglio di carne macellata di bovini ed equini, adatto per stufati e spezzatini, costituito da polpa, attaccata alla quale vi è una maggiore o minore quantità di grasso. 2. In zoologia, nome com. di varî molluschi bivalvi, in partic. delle cozze o mitili. M. peloso o cozza pelosa, nomi comuni del mollusco Modiola barbata (v. modiola). 3. Nell’arte militare antica, macchina da guerra simile alla vinea, ma più robusta e con la parete anteriore aperta a feritoia ad uso degli arcieri. ◆ Dim. muscolétto, muscolino; accr. muscolóne; pegg. muscolàccio.