mungere
mùngere (ant. mùgnere) v. tr. [lat. mulgēre, affine al gr. ἀμέλγω «mungere»] (io mungo, tu mungi, ecc.; pass. rem. munsi, mungésti, ecc.; part. pass. munto). – 1. Eseguire la mungitura di animali lattiferi: m. le vacche, le pecore, le capre; anche con il latte stesso come compl. ogg.: m. il latte; latte appena munto. Per estens., in usi letter.: e in etterno [la divina giustizia] munge Le lagrime (Dante); La somma essenza de la quale è munta (Dante), dalla quale deriva; da ch’è sì munta Nostra sembianza via per la dieta (Dante), poiché i tratti del nostro volto sono resi irriconoscibili (quasi portati via) dal digiuno. 2. In senso fig., spillare soldi, estorcere denaro: m. qualcuno o la borsa di qualcuno; m. denaro; Se un real ingegnere ... Ci munge fino all’ultimo sacchetto (Giusti); anche, gravare una popolazione di imposte eccessive.