multinfartuale
agg. Provocato da ripetuti episodi di ischemia. ◆ In alcuni casi, si può arrivare a una forma di demenza, detta, appunto, «multinfartuale» commenta Carlo Vergani, professore di gerontologia e geriatria all’Università di Milano. Sebbene la pressione alta abbia un ruolo importante nel favorire la demenza vascolare, non è l’unico fattore in gioco. I valori elevati di colesterolo, la ridotta tolleranza agli zuccheri e l’obesità sono le condizioni che contribuiscono al manifestarsi della malattia. (Antonella Sparvoli, Corriere della sera, 30 gennaio 2000, Corriere Salute, p. 11) • L’arterosclerosi, da subdola malattia cronica qual è […] causa poi, a sorpresa, ictus e paralisi, demenze multinfartuali, angina di petto e infarto miocardico. (Giornale, 15 settembre 2001, p. 37, Medicina) • Per accontentare il pubblico esibizionista delle inaugurazioni, cui piacciono le belle storie possibilmente d’amore e di guerra, con belle case bei vestiti e qualche pensiero intelligente ma non troppo, magari con tumulti romantici sottolineati dalle note della Bohème, c’era un film perfetto, «Atonement», «Espiazione»: tratto dal romanzo di Ian McEwan, che comincia con una tredicenne bugiarda che scrive commedie, Briony, (la brutta e brava Saoirse Ronan) finisce con la stessa diventata una vecchia affetta da demenza arteriosclerotica multinfartuale (la meravigliosa Vanessa Redgrave) che ha scritto il suo ultimo romanzo. (Natalia Aspesi, Repubblica, 30 agosto 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso multi- aggiunto all’agg. infartuale.
Già attestato nel Corriere della sera del 29 marzo 1996, p. 12, Cronache (Nunzia Vallini).