mugghiare
(pop. tosc. mugliare) v. intr. [lat. mūgĭlare, *mūgŭlare, affini a mugire «muggire»] (io mùgghio, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere muggiti: i buoi mugghiano nella stalla; per estens., iperb., riferito a persona, urlare, lamentarsi a gran voce: m. per il dolore. 2. In senso fig., produrre rumori cupi e prolungati, detto del mare, del vento, del tuono: mugghia come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto (Dante); E nel pallido mattino Mugghia a basso il tósco mar, cioè il mar Tirreno (Carducci). Per l’uso trans., v. mugliare. ◆ Part. pres. mugghiante, anche come agg.: quella voce istessa Fatta è tremenda, e mi respinge, e tuona In suon di tempestosa onda mugghiante (Alfieri). Con uso antonomastico, come sost., nel linguaggio poet., il bove: Ed il pungolo vibra in su i mugghianti (Carducci).