muccinismo
s. m. La rappresentazione della società nelle opere cinematografiche di Gabriele Muccino. ◆ La lista degli intoccabili italiani è lunga. Due recenti casi cinematografici sono Gabriele Muccino e Paolo Virzì. Il primo è il cantore di tutti: degli adolescenti («Come te nessuno mai»), dei trentenni («L’ultimo bacio»), dei quarantenni («Ricordati di me»). Dei nonni, dei trisavoli, delle consuocere. Il suo verbo è il «muccinismo», microcosmo patinato-veltroniano dove le donne sono tutte nevrotiche, gli uomini tutti fragili e i fratelli hanno tutti la zeta sdrucciola. (Andrea Scanzi, Stampa, 18 ottobre 2005, p.27, Società e Cultura)
Derivato dal nome proprio (Gabriele) Muccino con l’aggiunta del suffisso -ismo.