mostro /'mostro/ s. m. [lat. monstrum "prodigio, portento"]. - 1. [essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale] ≈ ‖ monstrum, mostruosità. 2. (estens.) a. [persona brutta e deforme, il cui aspetto incute un senso di orrore e repulsione: è un vero m.] ≈ (pop.) aborto, (fam.) cesso, obbrobrio, orco, orrore. ↔ [con riferimento a uomo] adone, [con riferimento a donna] venere. b. (fig., giorn.) [persona malvagia e crudele, che si è macchiata di delitti efferati] ≈ belva, bestia, bruto. 3. (fig., iperb.) [persona che possiede certe qualità in misura molto superiore al normale, anche seguito da una specificazione: tuo fratello è un m. di bravura; quel pianista è un m.!] ≈ (fam.) drago, fenomeno, miracolo, portento, prodigio. [⍈ DIO]