moscato2
moscato2 (ant. o tosc. moscado) agg. e s. m. [der. del lat. tardo muscus «muschio1»]. – 1. agg. Profumato di muschio, detto soprattutto di alcuni frutti o piante aromatiche. In partic.: a. Uva m., uva prodotta da particolari vitigni che hanno il nome di moscato (v. oltre). b. Noce m., il seme aromatico della pianta Myristica fragrans, usato come spezie. c. Pere m., gruppo di pere, piccole o mezzane, per lo più estive, di forma bislunga, con polpa granulosa, liquescente, con aroma pronunciato dell’uva moscata. d. Erba m., altro nome del geranio muschiato (lat. scient. Erodium moschatum) e anche di Salvia sclarea. 2. s. m., ant. Il muschio stesso, sostanza odorifera. 3. s. m. a. Nome di numerosi vitigni, che dànno uve bianche e nere, da vino (il m. bianco o m. comune o moscatello, e il m. rosso) o da tavola (quelli ad acini grossi e ovali, tra cui il moscatellone o zibibbo, a frutto bianco; il m. d’Amburgo e il m. d’Adda, a frutto rosso-violaceo; e infine i m. a fior d’arancio, così detti per il loro delicato aroma). b. Nome di diversi vini prodotti da uve del vitigno moscato bianco o dello zibibbo; si ricordano in partic. il m. d’Asti, il m. di Noto, il m. di Pantelleria e il m. di Trani.