moscardino
s. m. [der. di moscado, variante ant. di moscato2 nel sign. di «muschio1»]. – 1. ant. Pasticca confezionata con muschio e altre droghe, che si usava far sciogliere in bocca per profumare l’alito. 2. fig. a. Giovanotto elegante e molto curato nella persona, zerbinotto (così chiamato, forse, per la preferenza accordata al muschio come profumo). La parola, ormai in disuso, vive tuttora in qualche dialetto (anche nella forma muscardino). b. In Francia, nel 1793, furono così chiamati (fr. muscadins) i giovani aristocratici seguaci della caduta monarchia, a causa della loro eleganza. 3. Piccolo roditore della famiglia gliridi, detto anche nocciolino (lat. scient. Moscardinus avellanarius), dal pelo giallo-rossastro, bianco ventralmente, che vive nei boschi di quasi tutta l’Europa e dell’Anatolia, nutrendosi prevalentemente di nocciole, ma anche di insetti, uova e nidiacei; costruisce nidi sferici con steli d’erba e foglie, all’interno dei quali trascorre il letargo invernale e alleva i piccoli. 4. In zoologia, nome di un piccolo mollusco cefalopode ottopode (lat. scient. Ozaena moschata), frequente nei nostri mari e apprezzato per le sue carni tenere, così chiamato per l’odore di muschio che emana.