mortorio
mortòrio (ant. mortòro) s. m. [der. di morto]. – 1. Funerale: Quivi l’essequie s’ordina e ’l mortoro (Pulci); gli han fatto un mortorio che era tanto tempo che non se ne vedeva uno così bello (Panzini). Non più viva in senso proprio, se non nell’uso pop., la parola è invece com. in senso fig., con riferimento a festa, spettacolo, cerimonia, ritrovo e sim., che si svolgono freddamente e in silenzio, senza allegria e vivacità o con scarsa partecipazione di gente: il ballo ieri sera è stato un m.; io qui mi annoio da morire, è proprio un m. questo posto (Luigi Malerba). 2. Rappresentazione sacra della Passione e Morte di Cristo, anticam. diffusa in varie regioni d’Italia (Sicilia, Calabria, Campania, Toscana, Piemonte); attualmente ne sono una forma ridotta le processioni del Venerdì Santo, celebrate in varie regioni in forme drammatiche.