mortalita
mortalità s. f. [dal lat. mortalĭtas -atis]. – 1. letter. Condizione di chi è mortale, il fatto d’esser mortale (soggetto cioè a morire): c’è chi sostiene la m. dell’anima; Perché tu ogni nube li disleghi Di sua m. co’ prieghi tuoi (Dante). 2. a. Numero, quantità delle morti; percentuale dei morti: in quell’anno vi fu grande m. di uomini e d’animali; venuta in quella contrada una pistilenziosa m., quasi la metà della gente di quella se ne portò (Boccaccio); il vòto che la m. faceva ogni giorno in quella deplorabile moltitudine (Manzoni); m. inferiore, superiore alla media; la m. è maggiore d’inverno che nelle altre stagioni. In partic., come termine statistico, indice, quoziente, coefficiente di m., il rapporto, espresso in percentuale, fra il numero dei decessi e l’ammontare della popolazione in un determinato periodo di tempo, che di solito è l’anno; m. infantile, il rapporto, espresso in percentuale, fra il numero dei morti nel primo anno di vita e il numero dei nati vivi. b. ant. Strage: gran m. fecero di cittadini (Bembo). 3. non com. L’esser mortale, ossia letale, capace cioè di provocare la morte: m. di una ferita, di una malattia, di un veleno.