morbido /'mɔrbido/ [lat. morbĭdus "fradicio", propr. "malsano"]. - ■ agg. 1. a. [che rivela cedevolezza a una leggera pressione: un m. cuscino] ≈ cedevole, molle, soffice, [di materiale plasmabile] duttile, [di materiale plasmabile] malleabile, [di materiale plasmabile] tenero. ↔ consistente, duro, rigido, (fam.) tosto. b. [che rivela sofficità al tatto: pelle m.] ≈ levigato, liscio, vellutato. ↔ aspro, coriaceo, ruvido, scabro. 2. (fig.) a. (lett.) [che si piega facilmente alla volontà altrui: carattere m.] ≈ accondiscendente, acquiescente, arrendevole, compiacente, condiscendente, docile, malleabile, remissivo. ↔ (fam.) cocciuto, inflessibile, irremovibile, risoluto, testardo. b. (artist.) [di opera pittorica o scultoria che manca di forti contrasti di tratto o di tinte] ≈ delicato, dolce. c. [di colore, non vivo] ≈ pallido, sfumato, tenue. ↔ acceso, carico. d. (enol.) [di vino, che ha sapore non aggressivo] ≈ abboccato, delicato, vellutato. ↔ agro, asprigno, aspro. ■ s. m., solo al sing. [parte morbida di qualcosa: sedersi sul m.] ↔ duro.