moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida e talora eccessivamente conformistica difesa dei principî della morale comune: lui era colpito da come sotto i suoi modi sregolati era ancora leggibile il m. puritano ... della sua infanzia (Andrea De Carlo). 2. Dottrina che considera la norma morale prioritaria rispetto a ogni altro valore e interesse umano: il m. di Kant, di Fichte. Più in generale, ogni concezione filosofica che comunque ammetta la validità di una norma morale posta a freno degli arbitrî degli individui, e si contrapponga perciò a ogni «immoralismo», o «amoralismo», negante la legittimità assoluta di ogni imposizione etica.