monetarizzazione
s. f. La trasformazione in moneta, in occasione di guadagno. ◆ «“Monetarizzazione” della maternità? E perché mai? Piuttosto la chiamerei “non-discriminazione”». È a casa, Silvia Costa, allettata da una brutta influenza. Eppure la presidente della Commissione Pari opportunità della presidenza del Consiglio si tiene informata, compulsa le leggi, consulta i dispacci di agenzia che le inviano da Palazzo Chigi sull’Odg del Comune di Milano per gli incentivi economici alle madri che fanno la scelta di non abortire. (Luca Telese, Corriere della sera, 10 febbraio 1999, p. 10, Politica) • E l’onorevole ulivista [Giovanni] Kessler rinforza il concetto: «Quella dei sindacati non è una battaglia di conservazione, ma contro la monetarizzazione dei diritti. Non è questione di ideologia, bensì di civiltà». (Francesca Quattromani, Adige, 9 aprile 2002, p. 7, Economia) • «Gli investitori sono diventati meno tolleranti rispetto alle perdite e stanno spostando i loro capitali verso quei gestori che hanno mostrato di saper navigare in acque difficili», ha spiegato all’agenzia «Bloomberg» Antonio Muñoz, responsabile della Eim Management Usa di New York, precisando che non si assiste a un ritiro precipitoso, con una monetarizzazione degli investimenti, ma piuttosto a uno spostamento selettivo. (Arturo Zampaglione, Repubblica, 14 luglio 2008, Affari & Finanza, p. 1).
Derivato dall’agg. monetario con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
Già attestato nella Repubblica del 9 dicembre 1984, p. 30, Economia (Franco Papitto).