mondialita
mondialità s. f. inv. Il considerare il mondo nel suo complesso, come unità. ◆ Ciascuno faccia un po’ quello che gli pare, insomma, purché parta dal vissuto di docenti e studenti, anche se – ovviamente – tenendo sempre d’occhio i quadri di riferimento della storia mondiale, europea e locale e senza rinunciare a «educare le nuove generazioni ai valori della democrazia e dei diritti, alla coscienza europea, alla mondialità e alla multiculturalità». (Sole 24 Ore, 16 aprile 2000, p. 33, Cultura) • Questi terroristi […] Hanno assimilato tutto della modernità e della mondialità senza rinunciare all’obiettivo di distruggere il sistema. (Jean Baudrillard, Stampa, 5 novembre 2001, p. 11, Estero) • «Oggi mi sembra fuori luogo, così come agli inizi della storia della Compagnia [di Gesù], che nacque soprattutto con compiti missionari. Caso mai si possono accusare i gesuiti di essere stati i primi a perseguire ideali di mondialità, oggi si direbbe di globalizzazione, a fini di fede» [Gianpaolo Salvini intervistato da Armando Torno]. (Corriere della sera, 5 gennaio 2008, p. 25, Cultura).
Derivato dall’agg. mondiale con l’aggiunta del suffisso -ità.
Già attestato nella Repubblica del 7 settembre 1984, p. 20, Cultura (Beniamino Placido).