moncone
moncóne s. m. [der. di monco]. – In generale, ciò che rimane di un arto dopo che questo ha perduto per qualche causa (asportazione traumatica, amputazione, ecc.) una sua parte. In partic., in chirurgia, m. di amputazione, il segmento di arto residuo a un’amputazione, compreso tra la superficie di sezione e l’articolazione immediatamente prossimale, utilizzato come punto di appoggio di apparecchi di protesi. Con sign. analogo, riferito ad altri organi resecati: m. tonsillare, quanto resta della tonsilla dopo tonsillectomia; m. di coda, nei cani. Per estens., non com., riferito a oggetti di cui sia rimasta, in seguito a rottura o a lungo uso, una parte soltanto: un m. di matita. Raro in senso fig., cosa, opera, lavoro non portati a termine: un’angoscia fisica, primordiale, che gli aliava come una fiamma fatua d’attorno a quel m. d’istinto (C. E. Gadda).