momentaneo
momentàneo agg. [dal lat. tardo momentaneus, der. di momentum «momento»]. – 1. Che dura un solo momento o, in genere, brevissimo tempo: avere uno smarrimento m.; essere colto da un m. malessere; c’è stata una m. interruzione della luce; per estens., di breve durata, o passeggero, destinato a cessare presto: sono difficoltà m.; un piacere, un dolore m.; fu soltanto una m. illusione; sorrise alla moglie e al suo pessimismo momentaneo (S. Nievo). 2. In linguistica: a. Nell’aspetto verbale, azione m., l’azione concepita come concentrata in un punto del tempo (per es., morì), contrapposta all’azione durativa o continuata vista nel suo estendersi nel tempo (per es., sta morendo); analogam., verbi m., contrapposti ai verbi durativi. b. In fonetica, consonanti m., le consonanti il cui effetto acustico si può manifestare soltanto in un periodo di tempo estremamente breve (a differenza delle consonanti continue, per le quali l’effetto acustico può essere esteso in un tempo di lunghezza apprezzabile): sono tali tutte le occlusive, per cui talvolta consonante m. è usato come sinon. di occlusiva. ◆ Avv. momentaneaménte, per un solo momento, per un breve attimo: la luce si accese momentaneamente, per spegnersi subito dopo; più comunem., nel momento presente, per il momento, per ora: siamo momentaneamente sprovvisti di questa merce; le trasmissioni sono momentaneamente sospese.