mollare [der. di molle] (io mòllo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [lasciare qualcosa molle, lento: m. una fune, un cavo] ≈ allentare, ammollare, rilasciare, [l'ancora] affondare. ↔ serrare, stringere, tendere, tirare. b. (estens.) [smettere di tenere: m. la presa, l'avversario] ≈ lasciare (andare), liberare, sciogliere. ↔ tenere, trattenere. 2. a. (estens., fam.) [farsi scappare improvvisamente, con la prep. a del secondo arg.: m. un pugno, un ceffone a qualcuno] ≈ affibbiare, (fam.) ammollare, (fam.) appioppare, assestare, (non com.) misurare, sferrare, vibrare. b. (fig., fam.) [cessare di avere qualcosa o di stare con qualcuno: m. il lavoro, il fidanzato] ≈ abbandonare, lasciare, (fam.) piantare, [con riferimento a persona] (fam.) piantare in asso. ↔ conservare, mantenere, tenersi. ■ v. intr. (aus. avere), fam. [lasciar perdere: sono deciso a non m.] ≈ abbandonare, arrendersi, capitolare, cedere, dare forfait, (non com.) decampare, demordere, desistere, gettare la spugna, (fam.) piantarla, recedere, rinunciare, smettere. ↔ andare fino in fondo, continuare, insistere, perseverare, persistere, resistere, (fam.) tenere duro. [⍈ LASCIARE]